ABOLITA L’IMPOSTA REGIONALE PER AUTOTRAZIONE
Forse non tutti sanno che oltre alle note tasse che paghiamo (IRPEF, IVA, IMU, addizionali varie, IRAP, bollo auto e le accise più disparate sui consumi) ve n’è un’altra, pressoché sconosciuta da chi non è addetto ai lavori, che concorre a determinare il prezzo alto dei carburanti per autotrazione, oltre alle accise nazionali. Parliamo di un’imposta regionale sulla benzina per autotrazione, meglio identificata con l’acronimo IRBA.
Questo balzello riguarda le Regioni a statuto ordinario ed è stata introdotta nel 1990 e si applica sulla benzina per autotrazione erogata dagli impianti di distribuzione ubicati nel territorio regionale, ivi compresi quelli destinati ad uso privato.
La misura dell’IRBA è determinata in euro 0,0258 per litro di carburante (2,58 centesimi ogni 100 litri di carburante).
La Sicilia, essendo una Regione a statuto speciale, non ha mai introdotto un balzello del genere, però era presente in sette Regioni a statuto ordinario (Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Liguria e Marche).
La Legge di Bilancio 2021 ha previsto la possibilità per queste sette regioni, che ancora la mantenevano, di sopprimerla. In base al bollettino dell’Agenzia delle Dogane, le Regioni Piemonte, Calabria, Lazio e Molise hanno già provveduto alla soppressione dell’IRBA, e che le altre Regioni stanno adeguando le rispettive normative regionali.
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