CALO DI VENDITE DI MEZZI PESANTI NEL PRIMO SEMESTRE 2020
L’emergenza coronavirus ha reso ancora più difficile la ripresa del settore delle vendite di veicoli pesanti. Finora di pesante è il dato negativo del primo semestre 2020, dove il segno meno è presente in tutte le voci. Ecco alcuni dati:
1) - 37,3% nel mercato dei rimorchi;
2) Più contenuto è invece il calo dei veicoli commerciali che registra solamente un – 5,8%;
3) -34,5% nel mercato dei veicoli industriali.
I dati sono stati resi noti dall’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) che nel suo report ha fotografato una situazione decisamente non buona, che diventa ancora più complicata se si mette pure l’eccesso di burocrazia. Alla faccia delle semplificazioni tanto sbandierate nel decreto legge di luglio in corso di conversione in Parlamento.
Ancora sulla base dei dati ACI il Centro Studi Continental (con un fatturato di 44,5 miliardi di euro è tra i leader mondiali nelle subforniture per il settore automotive) ha elaborato un report specifico, offrendo una panoramica dell’andamento del mercato dei veicoli pesanti con peso superiore alle 16 tonnellate. Ebbene nel primo semestre di quest’anno le immatricolazioni di autocarri per trasporto merci sono diminuite del 25,7%, quelle di autoveicoli speciali del 15,8% e quelle di trattori stradali del 30,1%.
Inoltre lo stesso rapporto fornisce anche un dato suddiviso per regione e per quello che riguarda appunto questi specifici veicoli, solamente due regioni, cioè Campania e Puglia, fanno registrare un segno +, mentre tutte le altre regioni fanno registrare cali, che vanno dal 10,5% del Lazio fino al – 54,5% del Molise.
Per quello che riguarda le immatricolazioni nell’Unione Europea le cose non vanno meglio, perché ovviamente la pandemia ha colpito tutti i 27 Stati membri; in particolare le maggiori perdite si verificano in Spagna (-87,8%), Francia (-82,4%) e Italia (-85,5%).
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