A MAGGIO IN PERDITA IL MERCATO DEI MEZZI INDUSTRIALI
Dobbiamo registrare, come se già non si sapesse, che a causa dell’emergenza epidemiologica che da febbraio sta colpendo l’Italia e il resto del mondo, interi settori economici risultano decimati, tra cui quelli degli autocarri, dei rimorchi e semirimorchi che a maggio registrano una flessione rispetto al mese di maggio del’anno scorso. Diamo alcuni numeri: per quello che riguarda i rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 tonnellate la perdita è dell’1% con 985 unità immatricolate contro 995 rispetto a maggio 2019, mentre nei primi cinque mesi dell’anno il calo è disastroso con una perdita del 43,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Non sorride neanche il comparto dei mezzi pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 3,5 e 16 tonnellate, dove le perdite sono nel solo mese di maggio di oltre il 40%.
Dati in controtendenza sono quelli dei veicoli commerciali, il cui mercato sta dimostrando timidi segnali di ripresa, ma gli effetti delle chiusure dei mesi scorsi continuano a farsi sentire e per un ritorno alla fase pre-Covid bisognerà aspettare ancora a lungo.
Durante i mesi più bui dell’emergenza c’è stata un’inesorabile caduta della domanda reale, non immediatamente sostenuta da misure a sostegno della liquidità per le imprese; inoltre si è registrato un blocco delle consegne, che ha costretto molte aziende di non poter perfezionare gli acquisti in tempo utile e dover quindi rinunciare ai finanziamenti richiesti. A queste cause si è aggiunta quella più endemica, che nel nostro paese ha aggravato l’emergenza sanitaria ed è la burocrazia, che in tempi normali fa perdere 70 miliardi di euro di Pil. Si auspica che il Decreto Semplificazioni in approvazione in questi giorni riesca a mitigare questo flagello e permetta a tutta l’economia italiana finalmente di decollare.
« Guarda tutte le news
