RIMBORSO ACCISE II TRIMESTRE 2019
Scade il prossimo 31 luglio il termine per chiedere il rimborso delle accise sul gasolio acquistato dalle imprese di trasporto da autotrazione nel secondo trimestre 2019.
L’accisa è un’imposta che grava sull’acquisto del gasolio e malgrado tutti i discorsi che si sono fatti nell’ultima campagna elettorale sulla possibilità di diminuirla o addirittura eliminarla, ancora grava e pure tanto sui carburanti, ma in talune condizioni può essere recuperata con apposita istanza delle aziende sia pubbliche che private, che esercitano trasporto nel territorio nazionale ed europeo.
Per ottenere il recupero delle accise è necessario presentare, come dicevamo, una richiesta diretta all’Agenzia per le Dogane con allegate tutte le fatture relative all’acquisto del gasolio oggetto di rimborso. Le fatture per essere rimborsate, però, devono riportare anche la targa del veicolo, cui è stato fatto il rifornimento. Infatti, se ai fini della fatturazione elettronica l’indicazione della targa non è necessaria, per ottenere il rimborso quest’annotazione è necessaria.
Altra condizione essenziale per ottenere il rimborso è che il carburante acquistato deve essere utilizzato per automezzi di categoria da euro 3 a euro 6 e di massa complessiva uguale o superiore a 7,5 tonnellate. Ci riferiamo, quindi, a furgoni frigo e mezzi adibiti a trasporti specifici. Anche le aziende che utilizzano mezzi noleggiati o in leasing per la propria flotta possono accedere al rimborso dell’imposta.
In un primo momento si voleva escludere dal rimborso i mezzi Euro 3, ma poi anche la legge di Bilancio per il 2019 ha confermato questa agevolazione anche se si tratta di mezzi che hanno un maggiore impatto ambientale e per questo governo, definito del cambiamento dove i 5 Stelle si definiscono ambientalisti, i mezzi inquinanti dovrebbero pagare di più. In Italia, però, dove il parco mezzi è ancora molto vecchio, da un lato una previsione diversa avrebbe comportato un’esclusione della maggior parte dei mezzi in circolazione, dall’altro, però, danneggia coloro che hanno acquistato mezzi di ultima generazione.
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