CAMION: MAGGIORE FLESSIBILITA’ DELLE NORME SUI TEMPI DI GUIDA
Il 90% delle aziende italiane di autotrasporto chiede a gran voce che l’attuale normativa europea sui tempi di guida e riposo abbia bisogno di una profonda modifica per essere resa più flessibile Lo dice un sondaggio condotto dall’istituto Infogestweb, azienda specializzata di Verona in tecnologie e servizi per l’autotrasporto, su un campione di 120 aziende.
La ricerca, che è stata condotta sotto il patrocinio del Consorzio Zai e presentata a Verona nel corso di un convegno lo scorso 30 novembre, si è articolata su quattro focus principali che sono: normativa sui tempi di guida pausa e riposo, criticità del settore, tecnologia e servizi innovativi e controlli su strada.
Per il 66,9% delle aziende intervistate, è emersa una grande difficoltà a rispettare i tempi di attesa per caricare e scaricare la merce a causa del ritardo dei treni quando le merci viaggiano su rotaia o al terminal e ciò incide anche sul fatto che non ci sono adeguati riposi settimanali, che non vengono tenuti nella giusta considerazione soprattutto quando s’intersecano con la normativa che impone per gli autotrasportatori giustamente il rispetto della committenza.
Il 97% delle aziende intervistate ritiene che l’Italia non abbia abbastanza parcheggi adatti per camion e mezzi pesanti in genere e sottolinea la necessità di creare un un‘interconnessione digitale tra veicoli e aziende per ottimizzare le operazioni di carico e scarico e per le aziende principali si auspica che il mondo politico affronti con urgenza la questione del costo del carburante che incide moltissimo sulla produttività, poiché diverse accise gravano sul carburante. Nella manovra economica in discussione in questi giorni, di diminuzione delle accise non se ne parla proprio.
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