SICUREZZA STRADALE E LE TELECAMERE SUI CAMION
Negli ultimi tempi la Fondazione Ania e la Federtrasporti hanno lanciato un’azione concreta per contrastare gli incidenti stradali dove gli autocarri e i mezzi pesanti sono coinvolti, ma soprattutto per evitare le truffe assicurative. Grazie a un progetto pilota sono stati installati su più di duemila veicoli, che corrispondono a circa il 40% del parco veicolare, una particolare telecamera dotata di accelerometro e localizzatore GPS. La telecamera rappresenta qualcosa di più rispetto alla semplice scatola nera, perché diventa un vero e proprio testimone oculare qualora il veicolo interessato dovesse essere coinvolto in un incidente stradale.
Nel 2002 gli incidenti stradali si attestavano intorno al 72,8%, oggi parliamo del 33,4%, perché l’obiettivo è di monitorare ciò che accade in ambito extra-urbano. Un esperimento simile è stato condotto negli anni precedenti sugli autobus e in molti casi, grazie alla presenza delle telecamere, si è accertato che molti incidenti stradali erano stati causati dalla distrazione degli autisti alla guida.
Le telecamere agiscono nel totale rispetto della privacy e, oltre ad accertare i fatti e a prevenire le eventuali truffe, la loro collocazione in cabina incoraggia gli autisti a essere concentrati evitando distrazioni che possono essere fatali. Ormai è staticamente accertato, laddove le telecamere sono installate, gli incidenti sono drasticamente diminuiti o addirittura assenti.
Questo sistema tecnologico ha contribuito a diminuire anche i costi dell’assicurazione degli autocarri, perché, tra l’altro è una cosa anche ovvia che i assicurare un autocarro non è come assicurare un’automobile, perché il premio assicurativo non si calcola in base alla cilindrata del mezzo, ma in base alla massa. Più un mezzo era particolarmente pesante, più il costo assicurativo era alto perché variava in base alle dimensioni.
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