IL CANTIERE EDILE I SUOI MEZZI DA LAVORO
Le normative italiane ed europee prevedono una dettagliata disciplina per tutti mezzi che vengono utilizzati nei cantieri con la definizione delle caratteristiche che ogni macchina deve possedere quando è immessa nel mercato europeo. Il D.lgs. n. 17/2010 che ha recepito una direttiva comunitaria, contiene una dettagliata disciplina sui requisiti che le macchine o le quasi macchine da lavoro nei cantieri edili devono avere, nonché sui controlli e le sanzioni previste nel caso i cui questi requisiti essenziali non vengono rispettati, perché la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono tenuti in grande considerazione dal legislatore.
Innanzitutto tutti i macchinari devono avere una marcatura CE e una dichiarazione di conformità CE, e se esse sono sprovviste di questi requisiti, l’azienda proprietaria commette una violazione che è accertata in sede di controllo da parte degli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro. Con provvedimento motivato e notificato all’interessato, previa verifica dell’esistenza dei rischi segnalati, le macchine “incriminate” vengono ritirate dal mercato o inibite all’immissione nel mercato ovvero la messa in servizio oppure nei casi più lievi limitate nella libera circolazione; gli oneri relativi al ritiro dal mercato delle macchine o ad altra limitazione alla loro circolazione sono a carico del fabbricate o del suo mandatario.
Le sanzioni sono poi abbastanza pesanti, perché la normativa prevede, salvo che il fatto non costituisca reato, il pagamento di una somma che va dai 4.000 ai 24.000 euro. Alla stessa sanzione è assoggettato chiunque apporta modifiche ad apparecchiature dotate della prescritta marcatura CE, che comportano la non conformità ai medesimi requisiti.
Tutti i mezzi, infine, indipendentemente dalla funzione che svolgono, devono essere muniti di dispositivi di informazione, istruzioni necessarie alla guida della macchina, dispositivi di allarme e avvertenze in merito ai rischi residui.
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