Biocarburanti: la nuova frontiera dell´autotrasporto
Ogni anno in Italia si producono 160 milioni di tonnellate di rifiuti agroalimentari, che purtroppo la maggior parte viene sprecata. Non tutti sanno, però, che da queste sostanze è possibile ottenere carta, plastica, cosmetici, lubrificanti, solventi e anche carburanti con grande vantaggio dell’ambiente e a totale discapito dell’inquinamento.
Il biometano, a differenza del gas che si estrae dai combustibili fossili, è ricavato dal biogas che a sua volta è ottenuto da sostanze organiche con un processo di fermentazione batterica in assenza di ossigeno. Per essere più chiari non si utilizzano i prodotti alimentari in se stessi, ma gli avanzi di frutta e versura o i resti della lavorazione di carne e pesce.
Il biocarburante soprattutto ha un notevole impiego nel trasporto stradale e le aziende costruttrici di veicoli pesanti hanno già immesso nel mercato camion che circolano con prodotti bio; infatti l’azienda Scania, leader mondiale nell’utilizzazione di carburanti bio propone oggi la più vasta gamma di motori, che offrono lo stesso rendimento energetico di un motore diesel standard. Oggi, una quarantina di camion Scania circola con questo carburante ed è venuta a diversificare le flotte di trasportatori, come Asko, il più grande distributore alimentare della Norvegia. Il carburante che questi veicoli utilizzano, è estratto dalla vinaccia, che è un residuo generato dalla spremitura delle uve.
La Scania ha fatto sapere che grazie all’utilizzo di questo carburante ha potuto ridurre di almeno l’85% delle emissioni di gas ad effetto serra, per cui questi veicoli sono considerati i migliori amici dell’ambiente. In Svezia circolano moltissimi autocarri “verdi”, che sono utilizzati per la raccolta dei rifiuti, la costruzione e il trasporto di merci, ma questi veicoli hanno anche una grande diffusione negli altri paesi europei come l’Austria, la Germania e la Svizzera.
Di fronte a quest’offensiva della Scania, le altre aziende non stanno a guardare come la Man Latin America, che ha lanciato i suoi primi camion circolando nel contempo con biodiesel e gasolio e Renault che ha introdotto nel mercato 3 modelli della sua gamma Euro 6 urbana.
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