Obbligo di fatturazione elettronica per acquisto carburante
Dal primo luglio è scattato l’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di benzina o di gasolio per motori destinati all’autotrazione, mentre questo adempimento è facoltativo per quello che riguarda l’acquisto di carburanti destinati ad altri motori come quelli di gruppi elettrogeni, impianti di riscaldamento, utensili da giardinaggio e attrezzi di vario genere. Per queste ultime tipologie di cessione l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si tratta di una facoltà, per cui gli operatori economici sono esonerati dall’obbligo della fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2018, ma dal primo gennaio del prossimo anno l’obbligo si estenderà a tutti, cittadini privati compresi.
Nella fattura elettronica tra gli elementi obbligatori non figura la targa o altro elemento distintivo come la casa produttrice o il modello del mezzo di trasporto, salvo che il contribuente non li voglia indicare in fattura per ragioni gestionali o per poter accedere al credito imposta “accise” per il gasolio acquistato.
Se un’impresa compie contemporaneamente più operazioni, alcune delle quali non sono soggette alla fatturazione elettronica (es. lavaggio automezzo o piccoli interventi di riparazione) ma una sì, perché l’azienda ha acquistato del gasolio, allora l’obbligo di fatturazione elettronica si estende anche a queste attività, perché viene emessa una fattura cumulativa. Potrà essere emessa, inoltre, una fattura elettronica differita, se le cessioni sono state accompagnate da un documento di trasporto o da un altro documento digitale.
Bisogna dire che in tema di acquisto carburanti, la detraibilità dell’iva e deducibilità del costo sono subordinati a strumenti di pagamento tracciabili come i bonifici bancari e postali o le carte prepagate. Nella fatturazione elettronica ci sarà un CRCode generato da un servizio web, che sarà letto tramite un apposito lettore, che permetterà di acquisire in modo automatico i dati identificati Iva del cessionario/committente.
La fattura elettronica è già una realtà, che permette oggi alle imprese di trasporto, ma dal 1 gennaio 2019 a tutti gli altri operatori economici di risparmiare tempo e denaro per l’emissione e la conservazione dei supporti cartacei.
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