THE MARKET FOR INDUSTRIAL VEHICLES IS STILL UNCERTAIN IN THE MONTHS OF JULY AND AUGUST
Non ci sono buone notizie leggendo i dati del Centro Studi e Statistiche di UNRAE per quello che riguarda il mercato dei veicoli industriali nei mesi di luglio e agosto 2021; infatti, se si confrontano con gli stessi mesi del 2019, notiamo che il mercato è abbastanza altalenante con prospettive non tanto rosee per il futuro.
La colpa non può essere addebitata solo come conseguenza del lockdown in tempo di pandemia, ma le cause vanno ricercate anche nell’impossibilità dei costruttori di consegnare regolarmente i veicoli a causa della mancanza di componenti. Questo andamento tipicamente a singhiozzo produce un rallentamento e sospende alcune produzioni che hanno allungato i tempi di consegna, facendo altresì aumentare i costi di produzione.
Diamo alcuni numeri: i veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate fanno registrare un incremento a luglio del 44,4% su luglio 2019 e +20,5% ad agosto sullo stesso periodo del 2019. I primi otto mesi dell’anno chiudono, quindi, a +4,2% sul corrispondente periodo del 2019, ma solo i pesanti registrano un segno positivo, mentre gli altri perdono qualche punto in percentuale. Uno striminzito +4,2% nei primi otto mesi dell’anno non può essere certamente considerato un indice di buona salute.
Allora che fare? Se durante il lockdown si sperava in una ripresa economica, quando, invece, la crisi è strutturale, allora non c’è certezza sul futuro per cui la situazione difficilmente vedrà una via d’uscita prima della seconda parte del 2022. Ripetiamo se c’è incertezza sul futuro, è difficile che le aziende rinnovino il parco mezzi in senso sostenibile e c’è da augurarsi che l’Unione Europea ripensi all’intera filiera dei veicoli pesanti in quanto beni strumentali operanti in un settore strategico. Solo così questo settore può avere un futuro.
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